Maroni Presidente

giovedì 22 novembre 2012

Ripartiamo dalla Lombardia ! Fabrizio Cecchetti


A poco più di un anno di distanza dalla prima edizione di “LA LEGA IN REGIONE LOMBARDIA”,  molte cose sono cambiate. 
Dopo le dimissioni del Governo Berlusconi abbiamo scelto di non appoggiare il Governo Monti
Scelta che si è rivelata giusta e coerente perché l’Esecutivo dei Tecnici, appoggiato da PDL, PD e Terzo Polo, oltre ad aumentare a dismisura l’imposizione fiscale, ha compiuto un vero e proprio attacco alle autonomie locali. Mai Governo in 40 anni di regionalismo si era caratterizzato per essere così centralista e accentratore come quello attuale. 
Con il risultato di mettere a rischio l’erogazione di alcuni servizi importanti, come la sanità e il trasporto pubblico locale, e di aumentare quel senso  di “rapina” che i nostri cittadini e le nostre imprese vivono a causa di uno stato vorace, capace solo di chiedere tasse su tasse senza però restituire le giuste risorse che i territori hanno prodotto. 

Fabrizio Cecchetti con Roberto Maroni
Anche nel nostro Movimento i mesi passati non sono certo stati sereni. Per gli imperdonabili errori compiuti da pochi, la Lega è finita nel tritacarne mediatico. Si è creato un clima nel quale gli altri schieramenti soffiavano sul fuoco, speravano nella nostra fine politica nella speranza di ottenere il massimo vantaggio. Ma il disorientamento è durato poco perché la capacità di reazione è stata talmente forte e repentina che nel giro di poco tempo siamo riusciti a riemergere dal fango e dai sospetti: abbiamo rialzato la testa e siamo ripartiti, affrontando una stagione di Congressi che ha portato al rinnovamento di tutta la nostra classe dirigente. 
E oggi siamo ancora qui, forti come sempre e pronti ancora a battagliare per il Nord e la sua causa.  
E che la Lega sia forte e decisa più che mai lo dimostra anche quello che è capitato nelle scorse settimane in Regione, dove il nostro Gruppo dopo l’arresto dell’assessore alla Casa Zambetti, accusato di aver comprato i voti dalla ‘ndrangheta, ha deciso che ormai il tempo per il  Governo Formigoni era scaduto e che era necessario non solo azzerare la Giunta regionale ma chiamare anticipatamente i cittadini lombardi al voto.  
Non potevamo continuare a sostenere un esecutivo nel quale sedeva un assessore arrestato per rapporti con la malavita organizzata. La Lega che ha sempre fatto della legalità la sua bussola d’azione, come ha saputo dimostrare con  Roberto Maroni al Ministero degli Interni, non poteva dunque che staccare la spina a Formigoni e mandare tutti a casa. 
Da qui vogliamo ripartire. Con una proposta di governo regionale forte e autorevole, che faccia piazza pulita una volta per sempre di chi guarda alla politica e all’amministrazione pubblica perché referente di lobby o di gruppi di potere. Come ha detto Maroni, è ora di usare le scope anche in Regione. 
E’ finito il tempo delle liturgie e delle alchimie di bassa politica. 
E’ scoccata l’ora della lotta perché davanti a una crisi come quella che stiamo subendo la Lombardia e i lombardi pretendono risposte. 
E queste risposte devono arrivare! 

PRIMA IL NORD!   

  
PRIMA LA LOMBARDIA!                          Fabrizio Cecchetti

martedì 13 novembre 2012

Rom: Veniamo in Italia a rubare e deridervi mentre lo stato ci protegge

Preciso che questo è un articolo che NON ho scritto io.
L'ho trovato pubblicato da una persona su Facebook e sono rimasto così scioccato nel leggerlo che ho deciso di condividerlo con voi, sperando di aiutarne la diffusione e augurandomi di riuscire a farvi finalmente capire chi sono i rom e perchè è ora di smetterla di dargli l'elemosina !!
Parla una nomade fuggita da un campo e ospitata in una comunità protetta

La chiameremo Daniela. Il suo vero nome è quello che Daniela sta cercando di dimenticare, così come vuole dimenticare le sue radici e la sua appartenenza ad una famiglia di nomadi rom. Daniela si è ribellata, un giorno qualsiasi ha detto basta ed è scappata. Ha detto basta ad una vita di illegalità, di furti, di botte. Ha detto basta alla sua adolescenza comprata a 12 anni per 300 euro da un marito che l’ha stuprata la prima notte di nozze; basta ad una vita costretta nell’indigenza e in un paese che invece di cacciare chi gli ruba in casa lo protegge e lo tollera.
I rom hanno le loro leggi, nessuno può decidere di cambiare il proprio futuro senza il consenso dei capi, nessuno può scappare così e farla franca.
Daniela ci ha concesso in esclusiva una intervista, chiedendo di mantenere l’anonimato e ha deciso per la prima volta nella storia di un nomade rom, di raccontare cosa veramente accade in un campo di zingari, come la pensano sul nostro paese, cosa fanno, e il loro stile di vita.
Perché sei scappata, cosa ti ha spinto a ribellarti alle tue origini e a cambiare stile di vita?
«Sono nata in Romania e sono venuta in Italia con la mia famiglia, genitori e altre tre sorelle, che ero poco più di una bambina. Ci siamo insediati in un campo alle porte della città. Ho vissuto fino all’anno scorso nel terrore, nella violenza, nella sporcizia e nell’illegalità. Una notte ho deciso di farla finita e sono scappata perché volevo una vita normale, come quella di tutte le ragazze della mia età, anche se sono una zingara romena sono sempre una persona, e mi sono detta che avevo diritto ad avere una opportunità. L’Italia è un Paese bellissimo, ma sbagliate a dare asilo e a permettere a questi campi di sostare: gli zingari ridono di voi, dicono che siete un popolo di stupidi, che date soldi e permessi a chi vi ruba in casa e si fa portare via tutto senza protestare. Non capite che loro si sentono forti proprio della loro illegalità, del fatto che se li arrestate poi escono immediatamente, e che la loro forza sta proprio in uno Stato che li protegge invece di cacciarli. Se voi foste più rigidi con gli zingari forse ce ne sarebbero meno di ragazze come me».
Come si svolge la giornata in un campo nomade?
«La vita è dura e si deve lavorare tanto, anche se a voi sembra che non sia così. Prima mio padre e poi mio marito mi svegliavano alle cinque del mattino, sia che piovesse o che nevicasse. Poi bisogna andare a chiedere l’elemosina, a rubare, e portare soldi alla famiglia altrimenti sono botte. Io non ho mai rubato, non ne ero capace, e ogni giorno mi sgridavano perché ero una delle poche che portava pochissimo, al massimo una ventina di euro...»
Perché, gli altri quanto guadagnano?
Uno di noi, normale, non bravissimo, guadagna in media 100, 150 euro al giorno. Tra elemosina agli angoli della strada e nelle metropolitane, qualche furto, qualche segnalazione ai più grandi. Ma ci sono zingari che guadagnano molto di più. Ne ho conosciuto uno che ogni giorno portava in famiglia almeno 300 euro».
E i soldi a chi vanno? E dove finiscono?
Tutti i soldi li prendono i mariti o i padri se non si è sposati. Vengono immediatamente man- dati in Romania o dati ad altre famiglie a cui si deve del denaro. I soldi e la refurtiva non restano mai nel campo perché possono arrivare i carabinieri alle cinque del mattino. Quindi tutto, la mer- ce rubata, orologi, portafo- gli, gioielli e altro, deve sparire entro le quattro e mezza del mattino.
E poi questi soldi come vengono portati in Romania?
«Semplice, attraverso la frontiera. Ci sono sempre delle persone in frontiera che ci conoscono, che conoscono i nostri familiari e che li lasciano passare in cambio di denaro. Se certi giorni alla dogana non ci sono “amici”, si aspetta in macchina finché non arriva qualcuno che si conosce e a quel punto non ci sono rischi. Ma non è mai successo».
Ci sono altre persone che come te vorrebbero cambiare vita?
«No, in tutti questi anni non ho mai sentito nessuno che volesse scappare, perché essere zingari non è una scelta, ma una realtà. Una volta ho confidato ad una mia amica che non mi piaceva rubare e lei si è messa a ridere di me.»
Ma una volta finita la giornata cosa fate nel campo?
«In genere dopo le cinque del pomeriggio le donne non rubano più, tocca agli uomini andare in giro a fare colpi, rubare le macchine o magari svaligiare qualche casa; noi restiamo al campo a preparare la refurtiva da far partire in serata. Poi prepariamo la cena per la nostra famiglia e qualche volta capita che si mangi soli».
Chi decide i furti, i posti dove chiedere le elemosine?
È una struttura abbastanza chiara: il capofamiglia, il marito o il padre mandano i figli o la moglie in questo o in quell’angolo o in quale quartiere andare a chiedere soldi. Lo stesso vale per i furti. Il capofamiglia decide dove e come, in base alle segnalazioni e ai sopralluoghi di altri familiari. Nessuno può rifiutarsi e nessuno può decidere di fare qualcosa di testa propria. Durante la giornata bisogna rendere conto di quanto si è guadagnato e se è poco, per punizione, oltre alle botte, si rischia di saltare il pasto. Non è possibile mangiare quando si è in “servizio” e non si può instaurare con nessuno rapporti di amicizia».

Link originale-->

http://poterescientifico.giovani.it/diari/838303/veniamo_qui_per_rubare_e_lo_stato_ci_protegge.html

giovedì 25 ottobre 2012

Tutte Le Bufale Sui Vitalizi Regionali

In questi giorni si parla molto dei vitalizi in Regione Lombardia. Molte delle cose dette e scritte, si sono rivelate essere delle bufale. Infatti, indipendentemente dalle dimissioni o meno, nessun consigliere regionale percepirà il vitalizio. 
Chi ha interesse nel diffondere informazioni false, e perchè ?

A partire dal 20 ottobre 2012 i Consiglieri regionali potranno maturare il vitalizio?

NO!!! In base al decreto legge 174 del 10 ottobre 2012, nessun Consigliere regionale ha diritto al vitalizio se non ha raggiunto i 66 anni di età e non ha compiuto almeno 10 anni di attività in Consiglio.

E se i consiglieri si dimettessero prima del 20 ottobre? 

Non cambierebbe nulla. Infatti, tutti i Consiglieri regionali dimissionari, resterebbero comunque in carica fino all'elezione del nuovo Consiglio regionale (sia che ciò avvenga a dicembre, a febbraio o ad aprile). il Consiglio regionale si sarebbe dovuto sciogliere sei mesi fa per impedire ai consiglieri di raggiungere i due anni e sei mesi.

Si dice che la Minetti percepirà il vitalizio a 27 anni. E' vero?

No! Anche per la Minetti vale la regola dei 66 anni di età e dei 10 anni di attività in consiglio. E lei è stata eletta due anni e mezzo fa...

Perché non si abolisce il vitalizio? 

E' già stato fatto! Dalla prossima legislatura infatti il vitalizio in Regione Lombardia non esiterà più. Ciò è frutto di una battaglia della Lega Nord che, con una legge regionale del dicembre 2011, ha abolito gli assegni vitalizi
a partire dalla prossima legislatura.

Perché la Lega vuole andare ad elezioni ad aprile e non prima?

Innanzitutto per risparmiare. Infatti accorpando le regionali e le politiche si avrebbe un RISPARMIO per i Lombardi di ben 50 MILIONI DI €uro !!! In tempi di crisi non possiamo permetterci di buttare via questi soldi.
In questi mesi inoltre vogliamo approvare una nuova legge elettorale per cancellare il listino e scongiurare altri casi Minetti e intendiamo abbassare ulteriormente i costi della politica diminuendo il numero dei consiglieri da 80 a 60. Fatto ciò, tutti a votare ad aprile!

mercoledì 24 ottobre 2012

FalliMonti e l' Imbroglio dello Spread


Facciamo la pagella dell'anno scolastico di Monti che nel tentativo di risultare più credibile a livello internazionale ci sta affondando e dissanguando.
In 11 mesi il premier ha partecipato a 4 riunioni (inconcludenti) del Consiglio europeo:

• 8-9 dicembre nel 2011;
• 1-2 marzo 2012 ;
• 28-29 giugno 2012;
• 18-19 ottobre 2012;

Parto dalla prima. Al suo debutto in Europa, Monti si è presentato forte dell'approvazione del cosiddetto decreto "salva-Italia" con lo spread che andava da 368 a 444 in 2 giorni.
Il 1° Marzo il Senato approva il decreto "cresci Italia", con spread che scende sotto quota 300, ma, guarda un po', solo perché il giorno prima (29 Febbraio) la BCE aveva immesso nel sistema oltre 500 MILIARDI di liquidità, i giornali non lo dicono e Monti si prende meriti che non ha.
27 Giugno, altra data importante: la Camera (con tanto di fiducia) approva la riforma del mercato del lavoro. un SUCCESSONE, lo spread passa da 410 a 478 punti base !!! 
Ma tutto questo centra assai poco con le poco incisive decisioni europee.
Giovedì scorso Monti si è presentato in Europa a mani vuote, con una legge di stabilità contestata da tutti, che modificata da capo a piedi durante i contini avanti e indietro tra Camera e Senato e su cui si è scatenata una polemica politica, una manovra minimalista, piena di inutili cattiverie e senza alcuna visione forte. 
Mani vuote dunque, ma qui viene il colpo di scena: Venerdì sera lo spread chiude a 318 punti base, come non si vedeva dal 26 Marzo.
Questo a riprova del fatto che lo spread e i mercati finanziari se ne sbattono totalmente di Monti, Berlusconi e della nostra povera gente.
Ci tengono in pugno, si alzano quando vogliono ottenere qualcosa (vedi dimissioni di Berlusconi) e si abbassano quando favoriscono qualcuno (vedi i GRANDISSIMI meriti di Monti, reo di aver fatto abbassare lo spread).
Se così fosse, inutile accanirsi col sangue, sudore e lacrime, perché quello che conta veramente sono le decisioni, o le non decisioni in sede europea.
La Germania è colpevole di manomettere ogni possibile manovra di aiuto ai paesi poveri, ad ogni possibile autonomia che vogliono prendersi e si tiene tutto per se, il coltello dalla parte del manico ce l'ha lei, come sempre e nessuno si accorge o meglio, in molti fingono di non accorgersi.
Che fare dunque? Bisogna chiudere la partita con la Germania al più presto senza più accettare le solite colpevolizzazioni e senza più abbassare la testa ! 
Questa triste storia deve finire ma il problema non si risolverà con i summit primaverili nella capitale italiana solo perché alla Merkel piace senza Berlusconi, bensì affrontando la crisi alla radice. Dobbiamo si rispettare il rigore ma imboccando la strada dello sviluppo, perché i professori non riescono a capirlo ? Cosa c'è di tanto difficile ?? 
Bisogna ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese, che sono il motore e l'anima della nostra economia e della nostra nazione, bisogna togliere la enorme burocrazia che impedisce di innovare.
L'imbroglio dello spread ormai è chiaro, è chiaro chi ne ha approfittato ed è chiaro chi invece ne ha subito gli effetti, chi lo ha innescato, chi non vuole risolverlo.
Sarebbe davvero ora di dire basta ! Sarebbe ora di rialzare la testa ! 

Enti inutili ed esperti per tutti!


In Italia siamo in crisi ma paghiamo 300.000 "esperti" per un totale di 1,5 MILIARDI € annui. Nell’universo italiano degli enti inutili si finisce con il perdere la giusta capacità di giudizio che permette di capire quanto uno sia più inutile dell’altro. Esempi?

Abbiamo il "Consulente in sicilianità";  
esperto su rana verde;
Esperto nelle problematiche inerenti le attività bandistiche!;
Esperto problematiche delle Pro Loco;
Presidente della Commissione del Ponte sullo Stretto di Messina (che tra l'altro spenderemo per NON costruirlo molto più di quanto spenderemmo per farlo).

Altri esempi di Enti inutili? 

1) Opera nazionale dei figli degli aviatori, nata nel 1923 x assistere gli orfani dei primi aviatori.
2) Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (Insean).
3) Stazione sperimentale per la seta
4) Stazione sperimentale per i combustibili
5) Ente italiano montagna (Eim)
6) Stazione sperimentale carta, cartoni e paste per carta (Ssccp)
7) Stazione sperimentale per le industrie degli oli e dei grassi (Ssog)
8) Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi (Ssea)
9) Stazione sperimentale delle pelli e materie concianti
10) Istituto per la promozione industriale (Ipi)
11) Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale
12) Comitato nazionale italiano per il collegamento tra il governo e la Fao
13) Ente teatrale italiano
14) Stazione zoologica ‘A. Dohrn
15) Istituto nazionale di oceanografia e i geofisica sperimentale (Ogs)
16) Istituto di studi giuridici internazionali
17) Istituto nazionale di astrofisica (Inaf)
18) Istituto nazionale di alta matematica ‘F. Severi’ (Indam)
19) Istituto nazionale di ricerca meteorologica (Inrim)
20) Ente nazionale delle sementi elette (Ense)
21) Istituto previdenziale per il settore marittimo (Ipsema)
22) Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (Ispels)
23) Istituto postelegrafonici (Ipost)
24) Stazione sperimentale del vetro
25) Istituto di studi e analisi economica (Isae)
26) Stazione sperimentale per l’industria delle Conserve alimentari (Ssica)
27) Istituto degli affari sociali

Abbiamo anche l’Aran è l’Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni con dirigenti che arrivano a guardagnare anche 170.000 € l'anno arrivando a spendere 1 MILIONE E 500.000 € per 14 persone.
Ci sono poi l’Istituto agronomico per l’oltremare, con un personale di 47 persone, o l’Istituto opere laiche palatine.
Potrei andare avanti ore a scrivere ma rischierei di andare fuori tema e addentrarmi nel mondo degli sprechi e qui davvero non si finirebbe più.. Ci cito solo un esempio tra i meno noti tanto per fare: Il Comune di Palermo ha assunto centodieci precari senza bando di concorso per rimpiazzare gli autisti andati in pensione. Peccato che nessuno di loro abbia la patente D.
Insomma, voi tenetevi l'Italia, paese di SPRECONI che noi combattiamo per un NORD più indipendente e libero dal vostro fardello.

P.R.I.M.A.                                      I.L.                                        N.O.R.D. 

sabato 20 ottobre 2012

Riflessioni su una giornata di Referendum


Come la maggior parte delle persone che leggono questo blog sa (o almeno spero), il 20 e il 21 Ottobre si può andare a sottoscrivere presso i gazebo della Lega Nord il referendum (che poi è una proposta di legge ad iniziativa popolare) con i 3 quesiti: 
75% delle tasse rimangono nella Regione che le produce 
referendum sull'Euro 
abolizione IMU
Oggi, da buon militante, sono andato a dare una mano presso il gazebo del mio comune e, a parte l'entusiasmo che la gente ancora ci dimostra e le polemiche e dibattiti che non mancano mai con chi non la pensa allo stesso modo, una cosa mi ha fatto rimanere piuttosto perplesso;
è semplicemente SCANDALOSO che oggi, la maggior parte delle persone venute a sottoscrivere il referendum, fosse over 70. 
Persone che ormai han poco da vivere (mi auguro di no) o che comunque han già vissuto moltissimo, ma voglion comunque contribuire quel poco che possono per migliorare il futuro a noi giovani. 
Uno dei 2000 gazebo Lega Nord
Cazzago S.M. (BS)
Un signore di 88 anni, che ancora va alle manifestazioni, nel momento in cui gli ho chiesto i dati anagrafici "quest'anno sono già 88 ! Anche se la mia firma conterà poco, è sempre meglio di niente. Mi manca poco da vivere ma quel poco che mi resta lo vivo nel miglior modo possibile e anche se questo paese si sta dimostrando un paese di ladri e farabutti, io ancora spero che qualcosa possa cambiare. Voi qui siete tutti giovani ragazzi e io ho speranza in voi, magari non vivrò abbastanza per vedervi arrivare lontano, ma con la mia firma io contribuisco a migliorare il vostro futuro, un futuro che a quelli come me non appartiene più o comunque ci appartiene ancora per poco". 
Eppure lui era li, con le sue consapevolezze a firmare, ad informarsi, a dibattere e a scambiare le sue opinioni con noi giovani. 
Ma i giovani cosa fanno ? I giovani che abbiamo incontrato oggi, salvo 2 (DUE!!!!!) che si sono fermati a firmare, ci dicono che siamo "tutti uguali" e neanche si fermano 1 secondo per capire di cosa si tratta, passano vedono le bandiere e dato che non è il loro partito non si fermano. Dicono che ormai non votano più nessuno e che votare è inutile.
VOTARE NON è INUTILE, chi non vota poi non può neanche lamentarsi. Attivatevi in politica se voi credete di essere moralmente corretti, contribuite a rendere grande il paese che vi ha dato i natali, fate crescere il vostro partito e magari un giorno prenderete il posto dei corrotti che ora siedono ai piani alti, solo così si può cambiare un paese. Credete in voi stessi perchè non tutto è perduto, ma se continuate a ragionare così è ovvio che mi portare a pensare che vi meritiate la merda nella quale nuotate.
Ricordate che è ancora possibile firmare domani DOMENICA 21 OTTOBRE presso il gazebo Lega Nord più vicino. 
Per info visitate www.vieniafirmare.com 

martedì 16 ottobre 2012

Appello - Rivoluzione Pacifica


Ormai siamo abituati a sentire dai TG ogni giorno che aumenta questo, aumenta quest' altro, la vita è sempre più cara, la benzina aumenta, aumentano i licenziamenti, aumenta la cassa integrazione, insomma, aumentano le cose negative e diminuiscono quelle positive.
Dal mio canto vedo e sento tanta gente che si lamenta, ma che di fatto fa solo quello. Si lamenta e se ne sta con le braccia incrociate.
VOLETE DICHIARARE GUERRA ALLO STATO? 
BENE, COMINCIAMO A NON GIOCARE PIU' AL SUPERENALOTTO, LOTTERIE, SCOMMESSE, GIOCHI VARI. (è tanto difficile risparmiare qualche soldo?) A COMINCIARE DALLE PROSSIME ESTRAZIONI E CONCORSI. FUMATE MENO ! FATE VEDERE CHE è ORA DI SMETTERLA DI AUMENTARE I PREZZI DELLE SIGARETTE.
CHIUDETE I CONTI CORRENTI BANCARI, RITIRATE I VOSTRI SOLDI E BUTTATE VIA LE CARTE DI CREDITO, I SOLDI SONO PIù AL SICURO A CASA VOSTRA CREDETEMI, ALMENO AVETE LA CERTEZZA CHE RIMANGONO QUELLI E NON DIMINUISCONO.
PER UN MESE, IL CARBURANTE COMPRIAMOLO TUTTI DALLA STESSA COMPAGNIA PETROLIFERA, POI UN ALTRO MESE SOLO DA UN 'ALTRA....... 
VEDRETE COME 
LE COMPAGNIE, CHE SI RITROVANO PER UN MESE SENZA CLIENTI, ABBASSERANNO I PREZZI! 


ANDIAMO A FARE LA SPESA DAI PICCOLI COMMERCIANTI, ELIMINIAMO PER UN MESE I GRANDI MAGAZZINI, SVUOTIAMOLI, SCOMMETTIAMO CHE ABBASSERANNO I PREZZI? (SOPRATTUTTO DOPO AVER VISTO LE RACCAPRICCIANTI SCENDE A STRISCIA LA NOTIZIA NELLE QUALI VENIVA BUTTATA VIA TUTTA LA MERCE CHE NON ERA APPOSTO NEGLI SCAFFALI PER PURA PIGRIZIA !!!!!!)


VOGLIONO LA GUERRA? TUTTI INSIEME LA POSSIAMO FARE SENZA VIOLENZA, SOLO UNITI SI PUO' VINCERE. 


FATELA GIRARE... QUESTA SI CHIAMA RIVOLUZIONE PACIFICA CI VORREBBE PIU' DEL 50% DELLA POPOLAZIONE PER ATTUARLA... PER QUESTO DEVE VENIRE PRIMA L'INFORMAZIONE.


Postate anche voi questo messaggio sui vostri blog, sui vostri siti, sulle vostre pagine Facebook e Twitter.


Facciamo vedere che il potere è ancora in mano al popolo e non ai tecnocrati subdoli dell' Europa,  della Germania e delle banche ! 

mercoledì 10 ottobre 2012

Renzi Si o Renzi No ? Renzi Si ! (Bersani NO)

Cosa ci disturba di Renzi?

Mi pongo questa domanda dopo aver visto la conferenza tenutasi a Verona giorni fa, nella quale lo stesso ha annunciato la sua "discesa in campo" come candidato alle primarie del Pd.
Forse è troppo "ammerigano" Renzi, nella scelta di quei colori, il rosso ed il blu, che stanno li' a dire "non appartengo ad alcun colore politico"; nelle movenze da "convention Usa", col fare spigliato, e la gestualità accattivante; nella dialettica, chiara e precisa, condita con piccoli slogan.
E' bravo Renzi, da sempre ragione al suo interlocutore e poi lo smonta, ha studiato come comportarsi, non lascia mai nulla al caso.
Forse ci ricorda Silvio 1994 amalgamato con dei "buonismi" veltroniani, perchè lo si possa catalogare.
Forse è troppo giovane per i vecchi e troppo vecchio per i giovani, poco politico per i partiti e troppo politico per i grillini. 
Gli rimproverano di essere di destra, come se qualcuno dopo vent' anni di Berlusconi sapesse dare una definizione chiara di destra,(soprattutto in questo periodo del "passo indietro" per favorire l'aera "moderata") ma qualcuno il programma lo ha letto? 
Forse Renzi "non dice nulla ma lo dice bene" e ne abbiamo visti troppi.
Forse Renzi ruba come tutti gli altri.

Dove lo mettiamo Renzi? Cosa ce ne facciamo dell'ennesimo tentativo politico?
Stavo lì a pensare tutto questo quando ad un certo punto Renzi ha detto una frase: "io non appartengo alla precendente storia politica". Se cio' puo' destabilizzare chi lo ritiene troppo giovane, dall'altra parte porta una grande novita' "il nuovo nelle strutture del vecchio". La serpe in seno al Pd.
Abbandona per la prima volta quella dicotomia "destra/sinistra" che ormai profuma più di citazione gaberiana che non di riferimento ideologico. Direte, tutto detto e fatto da Grillo, se non fosse che dalla sua, Renzi, non appare un dilettante allo sbaraglio, cosa che credo sia la vera ragione delle titubanze degli elettori di fronte ai candidati del m5s. In piu' Renzi non è Bersani, non é un "pilastro della Casta", non é il segretario che è rimasto a guardare dalla finestra mentre implodevamo nei meandri del bunga bunga, infine é un amministratore e ci tiene a ricordarcelo, è un "uomo del fare", si, l'ennesimo, ma meno barlezzettiere e più uomo da citazione che nel discorso riporta Dante e l'uomo della strada, la famiglia e la laicita', la sua generazione che ha il diritto di sognare ancora, perche', fa presente, " i sessantottini non sono unici depositari della gioventu' a patto che questa generazione riconosca di dover fare degli sforzi".
Insomma Renzi, si sta facendo paladino di una fascia di eta' 25-45 finora priva di riferimenti politico-anagrafici coincidenti, persino dei partiti di centro destra ai quali una figura così manca come il pane.
Tutto questo corrisponderà al vero? Purtroppo non possiamo dirlo, ormai la palpabile delusione ed il distacco dalla classe politica ci hanno divorato e resi diffidenti.
Il numero di persone che gridano a gran voce "radiamo al suolo il parlamento" e "mandateli tutti a casa" cresce in maniera esponenziale e per quanto la pulsione primitiva dell'italiano medio sia la ricerca di un messia politico, stavolta non ci faremo ingannare facilmente.
Renzi é comunque un elemento di "disturbo" e confronto all'interno di uno dei principali partiti del paese é a mio avviso è questo l'unico vero elemento di novita' da accogliere con interesse. Piuttosto quella che rimane una certezza é che con questa legge elettorale e con queste "non coalizioni" qualunque sarà la maggioranza di governo, avrà ben poco margine di manovra e di riforme, e ormai siamo fuori tempo massimo per cambiarlo questo gran "bordellum porcellum".
Comunque, non voto certo il PD ma permettetemi di dire, da ragazzo giovane e stufo dei soliti pagliacci, SPERIAMO CHE RENZI MANDI A CASA BERSANI ! Vedendo i sondaggi che ormai lasciano presagire un PD primo partito al governo, posso dire con sicurezza, meglio un Renzi Presidente del Consiglio che Bersani o Vendola, poco, ma SICURO ! 

martedì 2 ottobre 2012

Sentimenti di Razzismo al Contrario e di Patriottismo


Vorrei partire proprio dalla foto qui sopra....
Non servirebbero neanche le parole per commentarla.
Non servirebbe un genio per capire che quella persona, è una nonna italiana.
Non serve un esperto di finanza per sapere che quella donna, che ora è in quelle condizioni, ha lavorato una vita per il suo paese, ha pagato i contributi una vita, si è spaccata la schiena, e come viene ripagata ora ? Con una misera pensione di MERDA che la obbliga ad andare a cercare tra i rifiuti del mercato per procurarsi qualche frutto mezzo marcito !!!!
Quella donna anziana sta frugando nella spazzatura mentre dovrebbe essere a casa, nella SUA casa, sul divano a fare un maglione di lana o a coccolare il suo nipotino o a guardare qualche stupida telenovela.
E invece no, sta li, cerca, fruga e mette la sua dignità, il suo orgoglio da parte per sopravvivere.
Lei, una signora italiana.
Quante immagini come questa vediamo ultimamente alla TV ? Quante persone come lei sono ridotte in quelle condizioni per colpa di un'economia malata, gestita da gente corrotta e disonesta.
Ma la cosa che più mi fa incazzare è che quando si sente parlare certa gente alla TV, si sentono solo stronzate, come quando Napolitano vorrebbe dare "più risorse alla cooperazione internazionale", come quando la CGIL di Brescia chiede agli italiani di fare colletta per pagare i 16.000 € che i ROM NON PAGANO al comune per la mensa e il trasporto dei loro figli.
Proclami di gente che si riempie la bocca di "AIUTIAMO GLI STRANIERI, NON è COLPA LORO SE NEL LORO PAESE DI STA MALE", nel nostro paese invece come si sta ?
Ci sono guerre e cose storte in altri stati e i nostri cosa dicono ? "Dobbiamo andare ad aiutare, dobbiamo... dobbiamo... dobbiamo". Dobbiamo chi ? Perchè dobbiamo ? Non hanno anche quegli stati un governo? Non hanno degli uomini politici ? Che si risolvano le cose da soli o quanto meno noi pensiamo prima a risolvere le NOSTRE di cose, poi eventualmente pensiamo ad altri.
Mi chiedo se non vi facciate schifo da soli, come si può arrivare a pensare di dare la precedenza ad una persona estranea rispetto ad un tuo connazionale ?
Gli italiani che stanno morendo di fame in questo preciso istante sono i PRIMI a dover essere soccorsi, a dover essere aiutati!
Come potere togliere a loro per dare ad altri ?
Perchè quando guardo la TV vedo tante pubblicità che invitano a mandare un SMS per mandare soldi in Africa, in Sud America, in Asia, ma mai e dico MAI una sola ONLUS che chieda un SMS per i poveri italiani ?!?!?
Dove abbiamo lasciata la nostra dignità e lo spirito patriottico che avevamo forte dentro di noi un tempo ?
Perchè i nostri governi devono impegnare risorse per combattere guerre che non sono nostre?
Perchè devono mandare aiuti umanitari ad altri quando i primi a star male siamo noi ?
Perchè nessuno pensa a sistemare le cose e a sfamare la gente in questo cazzo di paese prima che mandare soldi ad altri ??
Sono forse più importanti i jet da guerra alla vita dei nostri connazionali ? Io non credo proprio.
Cosa c'è di sbagliato a prendere i clandestini e rimandarli da dove sono tornati entro un giorno?
Ogni giorno che stanno nei centri di accoglienza mangiano a spese nostre, vivono a gratis mentre se un italiano chiedesse vitto e alloggio gratis gli riderebbero in faccia o gli sarebbe detto che non ci sono risorse.
Ogni immigrato che viene nel nostro paese e delinque, una volta messo in prigione (ammesso che non sia liberato il giorno - il che è molto probabile-), vive a spese nostre e magari sta pure meglio lì dentro rispetto che fuori. Perchè non si può mandare a fare i lavori forzati giorno e notte e gratis ? Sarebbe così di utilità nello sviluppo di questo paese di pulcinella.
Ma no, noi italiani siamo troppo buoni, diamo sempre prima all'altro e lasciamo indietro il nostro connazionale.
A me questa situazione fa schifo, provo ribrezzo quando sento che vengono dati alloggi ai rom mentre un anziano è costretto a dormire in un cartone sporco.
Provo schifo quando sento che oltre a tutti questi privilegi, hanno pure il racket dell'elemosina, della prostituzione, dello spaccio, ma noi ce li teniamo qui, chiudiamo gli occhi e facciamo finta di niente, facendo prosperare loro e facendo morire la nostra gente.
IO VOGLIO CAMBIARE TUTTO QUESTO E SPERO TANTO CI SIA CHI LA PENSA COME ME.

domenica 30 settembre 2012

12 Punti Per Far Ripartire il NORD


Per chi si fosse perso gli Stati Generali Del Nord, ecco i 12 Punti dai quali partire.

La rivoluzione parte dal Nord

12 progetti concreti per far ripartire il Nord

Ecco i 12 progetti, frutto del lavoro dei gruppi tematici degli Stati Generali del Nord, presentati dal Segretario Federale della Lega Nord, Roberto Maroni al Lingotto:

1. L’euroregione Nord: locomotiva per l’Europa delle regioni

Istituire l’Euroregione Nord, costituzionalmente autodeterminata, che definisce le proprie politiche e opera con regole certe per rilanciare efficienza e sviluppo

2. La ricchezza del Nord deve far crescere il Nord

Trattenere a livello regionale il 75% delle tasse pagate dai cittadini e dalle imprese dell’Euroregione per investire nello sviluppo

3. No all’accanimento terapeutico sulle imprese decotte

Eliminare i sussidi alle imprese senza futuro per incentivare l’innovazione, le esportazioni e la ricerca

4. Imprese più forti nel Nord

Introdurre subito una fiscalità di vantaggio per i territori del Nord, per contrastare la delocalizzazione delle imprese

5. Per il Nord solo banche vere

Commissariare le banche che non sostengono le imprese produttive del Nord nell’accesso al credito

6. Meno stato, meno sprechi, più federalismo

Tagliare un milione di dipendenti pubblici delle regioni non virtuose, in base al rapporto con il Pil regionale e con il numero di abitanti

7. Burocrazia zero

Azzerare la burocrazia significa prima di tutto rispetto rigoroso dei termini di pagamento da parte del pubblico

8. Nuove infrastrutture globali 

Realizzare infrastrutture integrate attraverso regole semplici, tempi certi e appalti a KM Zero, assicurando il libero accesso alle reti infrastrutturali a  tutti gli operatori: dai treni alla banda larga

9. Più futuro per i giovani

Dare futuro ai giovani: zero IRPEF per l’assunzione di giovani sotto i 35 anni per i primi tre anni di lavoro

10. Lavoro e previdenza: modello Nord

Passare da contratti collettivi nazionali a contratti territoriali e riformare il sistema pensionistico su base regionale

11. Alta velocità dalla scuola al lavoro

Introdurre un nuovo sistema scolastico su base regionale, collegato al mondo delle imprese, che premi economicamente il merito e si basi sulla valutazione degli insegnanti anche da parte dei cittadini

12. Politica a costo zero

Drastico taglio ai  costi della politica:
  • Dimezzare i parlamentari
  • Ridurre i consiglieri regionali con le macroregioni
  • Senato federale a costo zero

venerdì 28 settembre 2012

Riflessioni e Domande al Min. Corrado Passera


Signor Ministro, per favore, ogni tanto consideri gli artigiani che stanno faticando a mantenere in vita le loro attività, nuotano in mezzo a mille difficoltà e nel loro cammino non ci sono boe ma solo ostacoli, come gli studi di settore più che mai drastci e talvolta ingiusti, la mancanza di liquidità, la difficoltà di procurarsi il lavoro, il dovere pagare anticipatamente anche l’iva non incassata, le scadenze ravvicinate. In un mese, per esempio, chi ha la contabilità semplificata paga l’iva a febbraio, maggio, agosto, novembre e, di nuovo, acconto tasse a novembre, acconto iva a dicembre e così via e a luglio arriva la scadenza dell’importo della denuncia dei redditi dell’anno prima e magari l'imprenditore ha chiesto un prestito in banca per pagare le tasse che non ha pagato un anno prima perchè non ce la faceva proprio e così ha anche la scadenza delle rata mensile delle tasse e ancora non le ha finite di pagare quando gli viene comunicato dal commercialista (che naturalmente deve pagare ogni tre mesi) l’importo delle tasse dell’anno prima e si ritrova a cominciare a pagare la prima rata delle tasse maggiorata ad ottobre alle quali ne segiranno altre sempre maggiorate e quando gli arriverà l’acconto di novembre non avrà ancorta pagato tutte le tasse e così di nuovo tutto aumenterà e sarà di nuovo da capo e quando penserà di essersi meritato una pensione con quaranta anni di contributi gli diranno che prenderà, se tutto và bene, nel 2017 circa 1000 euro e tralascio di parlarle delle difficoltà della vita di tutti i giorni. delle tasse regionali, comunali, dell’IMU, delle bollette, magari di pranzo e cena, delle medicine e se ci riesce forse gli rimangono quattro lire per comprarsi un paio di scarpe perchè senza quelle non può nè camminare nè lavorare.
Tralascio pure di parlare di Equitalia dato che molto già si è detto, con i suoi mezzi intimidatori e da vero strozzino "legalizzato".
E poi ancora, perché non obbligare le banche ad aiutare le pmi con i soldi ricevuti dalla Bce, al posto che tenerseli tutti in cassaforte? Ma poi, perché non gli fate pagare l'IMU !?!?!?!? 
Sig. Ministro, perché non si diminuiscono le tasse agli operai in modo che gli stipendi vadano di pari passo al costo della vita senza subirne l'inflazione?
Sig. Ministro perché non tagliare le pensioni d’ oro di persone che prendono due e più pensioni guadagnando cifre spropositate e riportare le pensioni come erano prima in modo da non obbligare i dipendenti a restare più tempo sul lavoro, in modo da avere cambi generazionali più agili rendendo disponibili  posti di lavoro per i giovani e per i disoccupati? Senza contare che è un bello schiaffi in faccia per tutti gli italiani che hanno lavorato una vita per ottenere una pensione da fame e ricordiamoci che i soldi della pensione, sono comunque gli stesi soldi che nel corso della vita loro hanno versato. Cioè, anche un bambino capisce che allungando le pensioni come ha fatto questo governo si fa in modo  che non si creino ulteriori posti di lavoro.
Sig. Ministro il tema del rilancio dello sviluppo non riguarda solo il sud,ma anche e soprattutto il NORD. Io vengo dal profondo nord, luogo dove può arrivare una lettera di licenziamento anche ad un ragazzo di 21 anni come me, nonostante la mia terra, la Franciacorta, sia un’ area ricca di risorse, di volontà. 
Purtroppo la mia provincia, soggiogata da uno Stato centrale asfissiante, non dispone delle ricchezze che produce per poter generare posti di lavoro. Sebbene la Provincia di Brescia rappresenti nei numeri una delle province più sviluppate del Paese. Nonostante ciò, molti miei concittadini si vedono obbligati a trasferirsi all’estero per trovare un impiego e molte imprese delocalizzano in paesi con condizioni fiscali più vantaggiose, anche in ambito europeo. 
Le chiedo quindi: Cosa intende fare per sostenere quest’area del Paese per troppo tempo dimenticata dalle istituzioni statali, valorizzando possibilmente anche i giovani che hanno voglia di lavorare?
In conclusione vorrei dire che il senso dello Stato e del decoro non possono essere imposti per legge. Lo stesso vale per il senso di appartenenza ad una Nazione. L'Italia è un bellissimo paese ma io mi sento profondamente più legato al mio NORD e non mi sta bene che sia da un lato in balia di malfattori nostrani e stranieri e dall’altro la discarica dei disperati e del disagio sociale delle altre Nazioni. 
Suggerirei: L’istituzione di 5 macroregioni (Nord, Centro, Sud, Sicilia, Sardegna) con piena competenza autonoma nei loro ambiti, senza intromissione statale; adozione del sistema istituzionale, politico ecc. della Germania (con l’abolizione del bicameralismo perfetto, sfiducia costruttiva ecc.); no ai Magistrati o ai Militari in politica; no a leggi di aumenti di stipendio automatici; abolizione di almeno due corpi di Polizia (7 apparati di Forze dell’Ordine sono troppi); tasse non superiori al 30% e pene severe contro gli evasori; stipendi erogati dallo Stato (Presidente della Repubblica compreso) mai superiori ai diecimila euro (e dati a pochi). No alla doppia, tripla cittadinanza (o si è Italiani o si è qualcos’altro). Costi della politica e delle Istituzioni in base al PIL : meno PIL meno soldi per stipendi, servizi e quant’altro erogati dallo Stato, ma soprattutto, è ora di smetterla di far pagare tutti per gli errori degli altri ! Se i politici siciliani sbagliano, siano i siciliani a pagare così nelle elezioni successive sapranno meglio chi scegliere, se è la Lombardia a sbagliare siano i lombardi a pagare, siamo stufi di pagare noi gli errori altrui !!! 

P.R.I.M.A. I.L. N.O.R.D. 

mercoledì 22 agosto 2012

Twitter e i pensieri notturni

Capita spesso di trovarmi a scrivere le mie riflessioni più profonde di notte, principalmente su Twitter, mentre tra un tweet e l'altro mi leggo qualche notizia dal primo blog che appare in home. Scopro così che la notte è la terra dei pensatori, dei dibattiti tra persone di uno stesso gruppo in twitter e così tra una citazione e un retweet ti trovi in mezzo a una discussione piena di @ e hastags. È bellissimo, in poche parole riesci a esprimere i tuoi pensieri. E così questa notte mi fiondo in questo pensiero: l'Italia è un paese stupendo senza dubbio, hai dei posti inequiparabili e quindi mi domando se davvero, questo bellissimo paese, si meriti una classe dirigente così corrotta. Senza fare i soliti moralismi alla Beppe Grillo, non sono il tipo che dice "tutti i politici sono delle merde, vaffa!". No, non è così. Non tutti i politici sono uguali per fortuna e dalla mia esperienza ho imparato che molti sono quelli che credono davvero nelle loro cause e lottano per raggiungerle in modo onesto. Poi il pensiero va inevitabilmente a questo governo, come si può definire un governo che chiede i soldi a chi non ha più nulla come i terremotati? Come definireste un governo che vuol far ripartire l'economia ma al contempo penalizza e ammazza il motore dell'economia, LE AZIENDE. Come definireste un governo che taglia i soldi a cittadini anziani, che hanno speso la loro vita al servizio del paese e ora si vedono privare dei soldi tanto faticosamente guadagnati?? Sarà che io odio Monti e tutti questi farabutti di tecnici e quindi mi viene molto semplice farmi queste domande. Ma la risposta piacerebbe averla da voi e per piacere, non venite a dirmi che questo governo è colpa dei governi precedenti perchè non ci casco.
Amen.

lunedì 20 agosto 2012

Come aiutare lo sviluppo delle star-up e imprese

Premetto che non sono un ragazzo di economia e quello che sto scrivendo è frutto di letture e raccolte di testi scritti da chi se ne intende più di me di sicuro, tento comunque di semplificare e spiegare a maggior ragione le mie idee. Come chi mi segue su Twitter k Facebook sa, vedo la fuga delle nostre imprese all'estero con grande preoccupazione, soprattutto quando a trasferirsi è una startup di giovani ragazzi, il nostro futuro. Ovviamente, in sé il fatto è positivo per gli imprenditori che l’hanno creata perchè hanno un ritorno economico che nel nostro paese non avrebbero. Ma se guardiamo al sistema Italia sarebbe tragico e ironico se gli sforzi e gli investimenti per lo sviluppo di startup – magari anche pubblici o agevolati dal pubblico – finissero per arricchire, dal punto di vista industriale, solo le industrie straniere che, uniche, acquisiscono le nostre startup. Peraltro, sarebbe altrettanto negativo se queste startup venissero acquisite da aziende italiane che poi non fossero in grado di valorizzarle e farle crescere.

Certo, in Italia mancano aziende di dimensioni medio-grandi che abbiano voglia di scommettere sullo sviluppo di queste nuove realtà. E quindi il problema non può essere solo rilanciato a chi fa startup, né tantomento può divenire una scusa per non promuoverne lo sviluppo. Condivido quello che scrive Luca De Biase: "Dobbiamo coltivare le nostre università, aiutarle ad aiutare i ragazzi a vedere nella creazione di start-up una soluzione desiderabile e praticabile, favorire la filiera delle start-up e sperare che la maturazione delle grandi imprese costrette sempre più a confrontarsi sul mercato internazionale arrivi anche alla comprensione del fatto che acquisire start-up è come fare ricerca, con rischi ridotti e soddisfazioni potenziali aumentate."
Io credo che il tema dello sviluppo delle startup sia il primo ramo del problema e cioè la generazione di nuove imprese ad alto valore innovativo. Ma così come un corpo umano ha bisogno di tanti ingredienti per sopravvivere e crescere, così il problema che il nostro paese si trova ad affrontare ha (almeno) tre problemi che devono essere gestiti.

Il secondo problema è la crescita di dimensioni delle imprese, quelle che già esistono. Il mito del “piccolo è bello” non è la regola, in un mondo globalizzato e ipercompetitivo. Per molti versi penso ci penalizzi perché ci immobilizza in una situazione molto pericolosa. Per competere sui mercati, nazionali ed internazionali, per avere i mezzi economici e umani per investire in innovazione, per reggere ai crescenti problemi e vincoli sul fronte finanziario e bancario, l’impresa ha bisogno di crescere dimensionalmente, capitalizzarsi, irrobustirsi sia dal punto di vista economico che organizzativo. Solo così potrà sopravvivere e affrontare la sfida dei mercati.

Ed è da questa crescita dimensionale e incrementata capacità di investimento che possono nascere le imprese in grado di portare avanti operazioni di mercato a livello globale.

Come fare? Non sono un esperto del tema, ma credo che dovremmo mettere in campo un insieme di norme e strumenti che favoriscano e incentivino la crescita dimensionale. Per esempio, con detassazioni negli investimenti in capitale o altri strumenti fiscali di questo tipo. Ripeto, non è il mio mestiere e non voglio dire sciocchezze, ma so che questi strumenti esistono. Ovviamente, si tratta di fare una scelta politico-economica precisa che può costare. Immagino già quelli che diranno che in questo modo si penalizzano i piccoli a favore dei grandi. Certo, è proprio il risultato che vorrei ottenere: rendere più conveniente mettersi insieme e crescere piuttosto che restare da soli e piccoli.

E questo spunto rimanda al terzo problema, quello culturale e, per l’appunto, politico. Deve esserci la consapevolezza che il tessuto industriale che ci ha caratterizzato per molti decenni non basta. Non voglio negare l’importanza e la flessibilità dei distretti e delle PMI. Ma non possiamo reggere avendo SOLO questo tipo di struttura imprenditoriale. Dobbiamo fare crescere la dimensione media delle nostre imprese, sia dal punto di vista economico-finanziario che da quello organizzativo. Lo dobbiamo capire tutti e insieme ricercare quegli strumenti che senza aggravare la situazione esistente diano linee di sviluppo e prospettiche alle nostre imprese. I politici ne sono consapevoli? E le associazioni di categoria?

Se non cerchiamo di affrontare in modo coerente questi diversi aspetti del problema, faremo degli sforzi anche encomiabili come quelli di tante piccole aziende, ma il nostro paese, il nostro tessuto imprenditoriale cambierà poco o troppo lentamente. E non possiamo più in alcun modo permettercelo. Chiudendo vorrei chiarire la cosa che credo sia meno chiara: io sono a favore delle piccole e medie imprese, mio padre stesso fa parte di questo mondo, quello che auspico è che il livello delle nostre PMI passi ad un livello superiore, perchè ragazzi, li altri stati non ci aspettano.